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Gli uffici flessibili come driver della rigenerazione urbana

By 15 Aprile 2023Aprile 17th, 2023BELL Flex - News

Il road show di BELL Flex e Regus fa tappa a Como, per riflettere su come a workspace revolution può contribuire alla costruzione di città sostenibili e innovative.

Se cambiano gli uffici, cambiano anche le città: i concetti di lavoro flessibile e work-life balance non agiscono solo sui piani organizzativi aziendali e sulla quotidianità delle persone, ma anche sulla possibilità di ripensare lo stesso tessuto urbano, secondo criteri orientati alla sostenibilità. Gli uffici flessibili diventano così driver di rigenerazione urbana, luoghi di contaminazione ed epicentro di sviluppo di quartieri e territori, grazie all’indotto che riescono ad attrarre. Di questi temi si è discusso durante il secondo Road Show organizzato da BELL Flex a Como, nei nuovissimi spazi di Regus.

La cultura degli uffici flessibili come occasione di crescita per le città

Come già Varese per la prima tappa, anche Como si propone come esempio di città pronta a un cambiamento che non riguarda più esclusivamente le metropoli, ma assegna ai centri secondari un ruolo da protagonisti. Con alle spalle un solido tessuto industriale e una vivace capacità di promuovere il proprio territorio e la propria immagine anche all’estero, la città affacciata sul lago si apre a nuove prospettive declinando a livello locale l’idea di “Città di 15 minuti”.

Concetto reso popolare in tutta Europa dall’intuizione della sindaca di Parigi Anne Hidalgo, la “Città di 15 minuti” è un modello urbanistico che valorizza gli spostamenti a corto raggio, a piedi o in bicicletta, per raggiungere i luoghi di lavoro e tutti i servizi necessari alle attività quotidiane. Un modello che piace anche agli italiani, come conferma un sondaggio realizzato nel 2021 da Legambiente-Ipsos all’indomani della ripartenza post Covid. Il 70-80% degli intervistati lo ritiene innovativo e rilevante, per sé e per il proprio quartiere.

I flexible workplace sono la chiave per questo cambiamento e consentono di ridurre il pendolarismo di massa verso le metropoli con benefici per l’ambiente e per la qualità della vita dei lavoratori, sfruttando i vantaggi dello smart working, non inteso come home working, ma come modalità di lavoro agile e ibrida. Con i suoi progetti, BELL Flex sta sostenendo questa spinta verso modelli di lavoro più sostenibili e smart, attraverso la realizzazione e gestione di spazi come il nuovo centro Regus di via Cecilio 2, a Como, che ha ospitato la seconda tappa del roadshow.

“Uffici flessibili come driver di lavoro, contaminazione e rigenerazione urbana”

Dopo il saluto introduttivo di Luigi Summa, ceo di BELL Flex, alla tavola rotonda, moderata da Paola Dezza, vicecaporedattrice del Lunedì e responsabile del settore Real Estate de Il Sole 24 Ore, sono intervenute voci rappresentative della “workspace revolution” e stakeholder del territorio.
Alessandro Adamo, partner di Lombardini22 – gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e ingegneria – e Director di DEGW Italy, specializzata in consulenze organizzative e design degli spazi di lavoro, ha ricordato che se oggi gli spazi di lavoro non sono più quelli di un tempo, molto si deve a esperienze come quella di IBM, che, in questa direzione antesignana della riprogettazione degli spazi di lavoro, ha lavorato sul concetto di più persone in uno stesso spazio avviando l’idea dell’open space lavorativo. Adamo ha inoltre sottolineato che già i dati raccolti prima della pandemia confermavano un utilizzo degli spazi di lavoro al 50% delle possibilità, a riprova che l’ufficio del futuro è flessibile.

Per attuare una vera rivoluzione nella gestione aziendale occorre però ripensare il modo di lavorare e implementare la responsabilizzazione sui risultati, ha fatto notare Fiorella Crespi, dell’Osservatorio Digital Innovation e Smart Working del Politecnico di Milano, punto di riferimento per i professionisti sui temi dell’innovazione digitale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ripensare le modalità di lavoro in ottica smart e ibrida non indebolisce, bensì rafforza il lavoro di squadra, come ha voluto evidenziare Sergio Marino, dell’Area Relazioni Industriali, Previdenza e Welfare di Confindustria Como: il pregio del coworking e del flexible work è tenere assieme i team e creare quel concetto di contaminazione fondamentale per l’evoluzione del lavoro.

Tra gli ospiti anche Mariarita Costanza, ceo e founder di Everywheretew, una piattaforma che promuove nuovi stili di vita che coniugano smart working, viaggi e promozione del territorio e Alessandro Mele, che ha offerto il punto di vista delle realtà sociali, come Cometa, di cui è direttore generale, che nel comasco si occupa di educazione, accoglienza e lavoro. Al dibattito hanno preso parte inoltre Mauro Mordini, Country Manager Italy and Malta di IWG e Mauro Baietti, vicepresidente giovani imprenditori di Confindustria Como e Project Manager di Sitec srl. Alla tappa comasca del roadshow era presente anche Cesare Lanati, ceo di BELL Group.

Uffici flessibili: l’esempio del complesso di via Cecilio 2 a Como

L’incontro si è svolto nella nuova sede Regus, frutto di un recente intervento di riqualificazione a opera di BELL Group: un ex salone automobilistico trasformato in polo per il lavoro flessibile di 1.800 mq, con 185 postazioni e un sistema smart di uffici e spazi attrezzati per il co-working. È uno dei dieci hub che saranno realizzati da BELL Group per Regus in tutta Italia, grazie alla partnership siglata con IWG (International Workplace Group), che valorizza le cosiddette città “di seconda fascia”.

BELL Group