Attraverso un roadshow nelle province italiane, BELL Group avvia una riflessione sui concetti di hybrid work e work life balance.
Come cambiano gli spazi di lavoro oggi e come possono adattarsi al meglio, così da essere interpreti e portatori del cambiamento? Tra i temi che la pandemia ha posto sotto i riflettori c’è sicuramente quello dei luoghi di lavoro. Hybrid work, lavoro flessibile, work life balance sono, nel periodo post Covid, argomenti di grande interesse sia per le aziende, sia per i lavoratori. Per questa ragione BELL Group ha avviato un tavolo di discussione che nei prossimi mesi toccherà diverse province italiane. Il roadshow, che farà tappa nelle sedi Regus gestite dalla divisione BELL Flex, è cominciato martedì 28 febbraio a Varese.
Lavoro flessibile: un’opportunità condivisa
Ripensare i luoghi di lavoro scegliendo la flessibilità permette numerosi vantaggi a realtà aziendali di dimensioni, storia, caratteristiche diverse. Per i grandi player significa poter delocalizzare le attività, mentre nuove strategie organizzative garantiscono a start up e imprese di dimensioni ridotte di poter usufruire di uffici moderni e innovativi con investimenti di relativa portata.
I benefici inoltre sono anche per le persone, che grazie a nuovi modelli di lavoro possono meglio coniugare vita professionale e privata, riducendo i tempi di spostamento e potendo così dedicare più tempo ai propri cari, interessi e passioni. Non da ultimo, ne trae giovamento anche l’ambiente: viaggi e trasferimenti non necessari vengono evitati, rendendo così più sostenibili le attività lavorative.
“Lavorare da remoto non inficia la produttività, anzi la migliora, ed è inoltre più facile trattenere le risorse. È positivo anche per i dipendenti che possono scegliere dove lavorare, così come per start-up e liberi professionisti c’è la possibilità di avere uffici moderni con investimenti relativi. Per tutti il vantaggio è quello di bilanciare vita e lavoro”, evidenzia Il Giorno nel servizio dedicato alla tavola rotonda.
Un modello per ogni azienda
Flessibilità significa anche che ciascuna realtà aziendale richiede la pianificazione di una modalità organizzativa che si adatti alle caratteristiche che la definiscono. Questo si riflette sui layout degli uffici, sull’implementazione delle tecnologie digitali, che devono essere al passo con i modelli di business di ogni impresa. Occorre riflettere anche sulle diverse figure professionali che vivono gli spazi di lavoro e sulla distribuzione generazionale, rendendo infine attrattive le aziende rispetto ai nuovi talenti.
Un ruolo non secondario è affidato in questo cambiamento ai territori di provincia, cui è offerta la grande occasione di ritornare protagonisti della scena economica e di rendere più saldo il proprio tessuto comunitario, grazie alle opportunità di lavoro offerte a livello locale.
Sottolinea a questo proposito Cesare Lanati, ceo di BELL Group, intervistato dai microfoni di Malpensa24:
Il nuovo modo di lavorare sicuramente porterà le persone a vivere molto di più, nell’ambito dello smart working, queste strutture che si trovano all’interno di città di seconda fascia, dove il personale abituato a lavorare in grandi città potrà trovare spazi, vicini a dove si vive, dotati di tutti i servizi che ci sono normalmente all’interno degli uffici.
Un roadshow nelle province per parlare di lavoro flessibile
È per questi motivi che per le tappe del roadshow sono state scelte le sedi Regus (multinazionale attiva in 120 paesi per offrire di spazi di lavoro flessibili), affidate alla gestione di BELL Flex, la divisione di BELL Group dedicata proprio allo sviluppo di flexible workspaces. Il primo appuntamento si è tenuto martedì 28 febbraio a Varese. Il roadshow vede nel ruolo di moderatore Paola Dezza, vice caporedattore del Lunedì e responsabile settore Real Estate de Il Sole 24 Ore; di volta in volta si alterneranno tra i relatori specifici stakeholder del territorio.
A Varese, dopo i saluti introduttivi di Cesare Lanati, ceo di BELL Group, sono intervenuti Federica Belfanti, ricercatrice dell’Institute for Entrepreneurship and competitiveness dell’Università LIUC, Alba Ciserani, responsabile dell’area formazione Confindustria Varese e referente del progetto strategico territoriale “PEOPLE, l’impresa di crescere insieme”, Alessandro Martini, Franchise development director Italy IWG plc e Raffaella Pinto, Head of business development Cushman & Wakefield.
Le prossime tappe del roadshow toccheranno le province di Como, Trieste e Cagliari.