Uno scenario dinamico contraddistingue il primo semestre del 2023 grazie alla continua domanda di spazi per la logistica, soprattutto attorno ai principali nodi infrastrutturali del paese. Milano e la Lombardia si confermano al top, ma emergono nuovi distretti.
Il mercato immobiliare logistico vive in Italia un periodo di forte espansione e dinamismo. La logistica si conferma un asset di primissimo piano nelle strategie di investimento, grazie a una costante e crescente domanda di spazi sostenuta dal boom dell’e-commerce, soprattutto attorno ai nodi più importanti del sistema infrastrutturale del paese. Non solo: le prospettive di digitalizzazione e automazione della logistica del futuro attirano l’interesse verso operazioni di riqualificazione di capannoni e magazzini già esistenti, anche in un’ottica “green” di contenimento del consumo di suolo.
La logistica in Italia: la spinta dell’e-commerce
Secondo i numeri raccolti dall’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online degli italiani valgono oltre 54 miliardi di euro, che significa una crescita del 13% rispetto all’anno precedente. L’e-commerce di prodotto vale da solo 35 miliardi (+8% sul 2022). L’effetto sulla logistica in Italia è evidente, anche nei numeri: solo nel 2021 l’e-commerce B2c ha prodotto un aumento di volumi del 15%, con stime al rialzo per almeno altri tre anni.
Questo si traduce in una continua domanda di nuovi spazi per lo stoccaggio e il transito delle merci a sostegno di supply chain internazionali. Nuovi spazi ma di qualità, e innovativi, a servizio di una logistica che vive anche un momento di rapida transizione verso la digitalizzazione e l’automazione dei processi.
I numeri della logistica in Italia
All’interno del mercato immobiliare, spicca dunque lo scenario positivo del settore logistico che torna a essere la prima asset class per volume di investimenti, con oltre 500 milioni di euro e il 25% dei volumi totali collocati. A riferirlo è l’ultimo Borsino immobiliare della logistica, redatto da WCG in collaborazione con Nomisma, sui primi sei mesi del 2023. La crescita del mercato si concentra soprattutto attorno ai contesti più ricercati dai player della logistica, preferendo metrature di grandi dimensioni e determinando così anche la crescita dei valori immobiliari di complessi già esistenti.
Il nord è ancora la destinazione privilegiata degli investimenti, come conferma anche l’ultimo Savills Logistic Spotlight, ma grazie a progetti di sviluppo si prevede che entro la fine del 2024 saranno immessi circa 1,9 milioni di metri quadri che contribuiranno a far emergere nuovi cluster, soprattutto a est e nel sud Italia.
La logistica cresce nel nord est
Guardando a est, la crescita della logistica è ancora più decisa rispetto al resto del panorama italiano: +17,2% rispetto all’intero mercato nazionale (il dato è dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano). Proprio in questo contesto si concentrano le sfide per il futuro della logistica italiana, che passa anche dalla valorizzazione di magazzini o edifici industriali dismessi, ma ricchi di opportunità per la loro collocazione strategica rispetto alle principali direttrici dei trasporti commerciali.
È il caso del nuovo polo intermodale di Trieste, un’area chiave all’interno della zona industriale del porto, che BELL Group sta riqualificando in chiave strategica e sostenibile, realizzando una nuova struttura di 25mila mq a servizio della logistica alimentare. Il completamento del piano di sviluppo è previsto entro la fine del 2024.
La commercializzazione dell’asset logistico è stata affidata in esclusiva alla società di servizi e investimenti in commercial real estate CBRE, su mandato di Savills Investment Management SGR, in qualità di società di gestione del fondo di investimento “Italian Logistics Fund 2”, sottoscritto da Angelo Gordon e Bell Group.