Un edificio per uffici nato nel secondo dopoguerra dalla firma di un emergente Vico Magistretti si reinterpreta, conservando la sua identità grazie all’intervento di BELL Projects e BELL Contractor.
Un movimento ritmico di lastre di granito bianco, pilastri di cemento armato a vista e serramenti in alluminio disegnano la facciata dell’edificio per uffici costruito sul finire degli anni ’50 dell’architetto Vico Magistretti all’inizio di Corso Europa, arteria milanese che collega l’antico Verziere a piazza San Babila. Per riportare all’antica luce le fini geometrie di una facciata che muovendosi tra materiali e linee diverse fa correre lo sguardo verso il cielo, BELL Group ha intrapreso un’azione di restyling con la pulitura delle lastre di granito e la sostituzione dei serramenti. Inoltre, l’intervento della holding milanese, con le divisioni BELL Projects e BELL Contractor, ha visto un totale rinnovo degli interni, con ampi open space, e una nuova curtain wall in vetro affacciata sul cortile interno.
L’edificio nasce nella Milano della ricostruzione, sullo scorcio degli anni ’50, in anni densi d’iniziative e di proposte innovative da parte del giovane architetto Vico Magistretti che, in breve tempo, si conferma come una delle più brillanti presenze nella cultura architettonica lombarda del dopoguerra, grazie anche a lavori come la Torre al Parco in via Revere, le torri di piazzale Aquileia e i molti lavori rivolti al tema delle case, dalla casa Bassetti ad Azzate alla casa in via Conservatorio a Milano. Proprio il tema dell’abitare finirà per catturare, a partire dagli anni ’60, la sua attività di architetto, permettendogli di mettere a punto un linguaggio unico ed estremamente espressivo a cui si affianca, dal decennio successivo, l’attività di designer.
Posto nella stessa via che ospita il neoclassico Palazzo Litta Cusini Modignani, l’edificio per uffici di Corso Europa si sviluppa in sette piani fuori terra, con una profondità di soli 14 metri, e basa la propria organizzazione spaziale sulla scarsità dello spazio a disposizione a cui si combina la necessità di preservare una planimetria variabile, per assicurare la possibilità di eventuali modifiche nella suddivisione e dimensione degli uffici.
Proprio questa flessibilità planimetrica ha permesso a BELL Group, nell’intervento di ristrutturazione iniziato nel 2009, di ripensare gli spazi interni di ogni piano con ampi open space che vanno a sostituire la precedente suddivisione per uffici.
E se l’intervento sulla facciata esterna, fedele al progetto originale dell’architetto, si è attenuto alla sostituzione dei serramenti e alla pulitura dei marmi, il vetro si è fatto protagonista del restyling sul fronte che affaccia sul cortile interno dove la nuova curtain wall elimina il laterizio in favore di una facciata continua interamente vetrata. All’interno gli ampi open space sono arredati con un fine design che punta sulle tonalità chiare per riflettere al meglio la luce che entra dalle vetrate.
Il progetto di riqualificazione in Corso Europa si fa portavoce di un’idea di trasformazione del tessuto urbano capace di coltivare, prima ancora che costruire: un edificio costruito nel dopoguerra e destinato all’attività terziaria è capace oggi di reinterpretarsi, conservando l’identità e la firma dell’architetto che l’ha pensato, pur rigenerandosi nella contemporaneità come i luoghi senza tempo sanno fare.